O del mio amato ben perduto incanto! Lungi e dagli occhi miei chi m'era gloria e vanto! Or per le mute stanze sempre lo cerco e chiamo con pieno il cor di speranze? Ma cerco invan, chiamo invan! E il pianger m'e si caro, che di pianto sol nutro il cor.
Mi sembra, senza lui, triste ogni loco. Notte mi sembra il giorno; mi sembra gelo il foco. Se pur talvolta spero di darmi ad altra cura, sol mi tormenta un pensiero: Ma, senza lui, che faro? Mi par cosi la vita vana cosa senza il mio ben.